PREMESSA:
Questo articolo è stato scritto sulle basi del libro “Conversazioni con Dio – Libro primo”, per sapere di più su questi articoli e sul libro in questione vai alla pagina: Conversazioni con Dio – Indice dell’estratto.

In questa vita siamo come dei bambini smarriti, ci facciamo spesso sopraffare dalle situazioni, dai problemi, andiamo fuori rotta, ci sentiamo insoddisfatti, insomma.. come i bambini smarriti, abbiamo bisogno della voce del genitore all’altoparlante che ci suggerisce dove dirigerci per farci ritrovare.

Dio ci comunica. E lo fa in molti modi. I più palesi e plateali sono i meno usati, perchè i più soggetti a possibili fraintendimenti, profanazioni e quant’altro. Quindi Dio non ci comunica con una voce imponente che arriva dal cielo, questo è certo.

Il cuore ci comunica. Ed è il nostro più grande maestro. E’ il radar che imposta la nostra rotta.

L’anima ci comunica. In connubio con Dio, l’anima ci manda continui segnali.

E come avvengono allora queste comunicazioni? Vediamolo subito nelle varie possibilità:

  • ESPERIENZA: Dio utilizza soprattutto questa per comunicarci, per farci capire cosa dovremmo cambiare, comprendere, accettare, ecc. E l’esperienza si ripete fino a quando non viene recepito il messaggio. Purtroppo è il mezzo di comunicazione più efficace ma anche quello che tendiamo ad ascoltare di meno.
  • SENTIMENTI: Se vuoi sapere cosa c’è di vero in qualcosa, valuta i tuoi sentimenti a riguardo.
  • PENSIERI: L’anima e Dio ci comunicano con i nostri stessi pensieri.
  • PAROLE: Sono quelle meno usate, perchè limitate e oggetto di fraintendimenti.

Bisogna verificare l’autenticità del messaggio, perchè ciò ci arriva potrebbe arrivare da altre fonti; per essere sicuri ricordiamoci che tutto quello che arriva da Dio è più alto di tutto il resto: il pensiero più alto contiene la gioia, le parole più alte contengono la verità, il sentimento più alto è l’amore.

COME FARE AD ASCOLTARE?
Dobbiamo far tacere il mondo esterno e rivolgerci verso l’interiorità. Per qualsiasi cosa dobbiamo innanzitutto rivolgerci verso l’interiorità, che è l’unico modo, perchè l’esteriore è soltanto il riflesso dell’interiore.
Ciò che Dio ci esorta a fare in questo libro è di porsi sempre in ascolto, perchè quando si fa una domanda Dio ha già risposto; potrebbero essere le parole di una canzone che si sta ascoltando in quel momento, ad esempio.
E molto probabilmente, anche se viene solo accennato con le parole “ascoltami nel silenzio della tua mente”, Dio ci invita a meditare, a far tacere dunque il mormorio della mente, così da aprirsi alla voce dell’anima.
Dio ci mette in guardia.. perchè probabilmente è un messaggio di Dio proprio quello che ci sembra sbagliato, perchè magari è Dio che vuole che cambiamo opinione in merito.

TROVARE LA VIA
Tutti quelli che chiedono la via per arrivare a Dio, ottengono che ciò gli sia mostrato. Quindi chiedere, sempre, ed essere ricettivi.

Ricordiamoci che, come viene ricordato in questo libro, tutto è Dio. Quando guardiamo un bel tramonto e veniamo avvolti da un forte sentimento, ricordiamoci che quella E’ la voce di Dio, che Dio non ci parla a parole, ma usa altri mezzi.

DIECI COMANDAMENTI
Sono comunicazioni da Dio riguardanti regole da seguire? No, sono stati fraintesi dalle generazioni a venire. Erano in verità degli “accordi” più che dei comandamenti, delle promesse. Dio ha elencato i “segnali” dell’evidenza che si è arrivati a Dio. Se vivrai queste 10 cose potrai essere sicuro di essere arrivato a Dio, o ancor meglio: arrivato a Dio, ti prometto che vivrai tutto ciò.

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